La donazione è un atto di trasferimento a titolo gratuito che è connotato dallo spirito di liberalità del donante nei confronti del donatario.
Lo spirito di liberalità si sostanzia nel c.d. animus donandi e cioé in quella particolare volontà di effettuare un regalo ad un soggetto caro al donante.
Tuttavia, spesso accade che il donante, benché voglia effettivamente procedere alla donazione, voglia altresì mantenere per tutta la propria vita il possesso sull'immobile donato.
La scelta più corretta in questi casi è effettuare una c.d. donazione con riserva di usufrutto vitalizio. Quando si effettua la riserva, il bene risulterà intestato al donante in qualità di usufruttuario ed al donatario in qualità di nudo proprietario. Il nudo proprietario è in sostanza titolare di un diritto reale compresso dalla presenza del diritto di usufrutto e vanta una aspettativa di diritto: nel momento in cui il diritto di usufrutto si estingue (per morte o rinuncia dell'usufruttuario), egli diverrà automaticamente pieno proprietario.
La riserva di usufrutto, inoltre, può essere effettuata per sé e dopo di sé in favore di una persona od anche di più persone. Quest'ultimo caso si ha ad es. quando la proprietà del bene donato è esclusivamente in capo ad uno dei coniugi e quest'ultimo, oltre a voler garantire la permanenza del possesso in capo a sé stesso, vuole altresì garantire il medesimo diritto anche al coniuge. In questo caso il diritto di usufrutto durerà fino alla morte del più longevo tra i due coniugi.
La riserva di usufrutto nasconde anche alcuni vantaggi fiscali:
1) innanzitutto, occorre dire che alla morte dell'usufruttuario non dovrà procedersi a denuncia di successione relativamente al bene oggetto del diritto di usufrutto, ciò in quanto il diritto in questione si estingue con la morte dell'usufruttuario. Sarà soltanto necessario effettuare una semplice voltura catastale ad un costo irrisorio;
2) la riserva di usufrutto diminuisce il valore della donazione e quindi abbatte il carico fiscale della stessa ed in conseguenza i costi dell'atto notarile.
Per quanto riguarda il pagamento delle imposte comunali (IMU e TARI ad es.) queste continueranno a competere all'usufruttuario.
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