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Credito d’imposta prima casa: interpello valida il termine biennale di vendita (2 anni anziché 1)

L’art. 1, comma 116, della Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) ha compiuto una modifica rilevante alla disciplina delle agevolazioni “prima casa”, estendendo da un anno a due anni il termine entro cui il contribuente deve vendere la precedente abitazione agevolata per poter beneficiare dell’agevolazione sull’acquisto di una nuova prima casa. In precedenza, la norma prevedeva che la vendita dovesse avvenire entro dodici mesi dall’acquisto del nuovo immobile per non incorrere nella decadenza del beneficio fiscale (Nota II-bis all’art. 1 della Tariffa, Parte Prima, allegata al DPR n. 131/1986).

La novità introdotta dalla legge di Bilancio 2025 ha dunque raddoppiato il termine, ma restava aperto un dubbio se tale estensione fosse applicabile retroattivamente e con riferimento anche al credito di imposta.

Con la Risposta n. 197/E del 30 luglio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che l’allungamento biennale si applica anche retroattivamente. In pratica, anche chi ha acquistato una nuova prima casa nel corso del 2024, con l’impegno di vendere la precedente entro un anno, può beneficiare del nuovo termine di due anni, purché al 31 dicembre 2024 il termine originario di dodici mesi non fosse ancora decorso.

Soprattutto, l’Agenzia ha chiarito che questa estensione coinvolge non soltanto la possibilità di fruire dell’agevolazione fiscale sul prezzo di acquisto (aliquota ridotta al 2% o IVA agevolata), ma anche il credito d’imposta per il riacquistodella prima casa ex art. 7 della L. 448/1998, ossia lo “scorporo” dell’imposta di registro o dell’IVA pagata in occasione del primo acquisto. Finora, il credito d’imposta era legato a un termine di un anno tra vendita e riacquisto (o viceversa), ma l’interpello ha esteso anche per questo strumento il termine a due anni.

La ratio del chiarimento risiede nella coerenza con lo spirito della riforma: incentivare il mercato immobiliare e facilitare il cambio della prima abitazione, offrendo una maggiore flessibilità ai contribuenti.

A titolo esemplificativo, si pensi al contribuente che nel novembre 2024 acquista una nuova prima casa, beneficiando delle agevolazioni e ottenendo l’impegno di vendere la vecchia entro un anno. Alla luce dell’interpello, questo contribuente potrà vendere la vecchia abitazione anche entro novembre 2026, mantenendo sia l’agevolazione fiscale sull’acquisto che il diritto al credito d’imposta per il riacquisto.

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