La Direttiva UE 2025/25 e la Digitalizzazione del Diritto Societario: Una Rivoluzione in Arrivo?
- Giuseppe Levante
- 8 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha accelerato il processo di digitalizzazione delle imprese, introducendo normative innovative atte a semplificare e modernizzare la gestione societaria.
La recente Direttiva UE 2025/25, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 10 gennaio 2025, segna un ulteriore passo avanti in questa direzione, ponendo nuove opportunitá per i professionisti del settore, in particolare per i notai.
La Direttiva mira a rendere piú efficienti i processi societari attraverso strumenti digitali avanzati.
Gli obiettivi principali sono due:
1. Ridurre gli oneri amministrativi, velocizzando e semplificando le procedure burocratiche per le imprese, in particolare per le PMI.
2. Aumentare la trasparenza, garantendo maggiore sicurezza giuridica e rafforzando la lotta contro il riciclaggio di denaro.
Uno degli aspetti più rilevanti della nuova normativa é l’introduzione di controlli preventivi più stringenti al momento della costituzione di una società . Questo significa che atti costitutivi e statuti dovranno essere sottoposti a un controllo notarile, amministrativo o giudiziario, uniformando le procedure tra gli Stati membri. Inoltre, tali verifiche saranno confermate anche alle società di persone.
La Direttiva introduce strumenti innovativi destinati a semplificare e digitalizzare il diritto societario europeo:
1. Il Certificato delle Società Europee
Si tratta di un documento elettronico standardizzato che attesta l’esistenza legale di una società e che sarà riconosciuto in tutti gli Stati membri dell’UE. Questo eviterà la necessità di produrre certificati cartacei nazionali, riducendo burocrazia e costi.
2. La Procura Digitale Europea
Uno strumento che consentirá la rappresentanza societaria transfrontaliera con autenticazione digitale. Questo eliminerà la necessità di traduzioni, apostille e formalità aggiuntive, semplificando operazioni come fusioni e acquisizioni tra imprese di diversi Paesi UE.
3. Interconnessione tra Registri Societari
La Direttiva rafforza il Business Register Interconnection System (BRIS), permettendo uno scambio più rapido di informazioni tra i registri delle imprese degli Stati membri. Questo ridurrà la duplicazione di documenti e migliorerà l’accesso ai dati societari a livello europeo.
4. Il Principio Una Tantum
Un’innovazione importante é rappresentata dal principio per cui i documenti già depositati presso un registro nazionale non dovranno essere nuovamente presentati in altri Stati membri. Sebbene questa semplificazione riduca gli oneri amministrativi, pone anche una sfida: verificare l’autenticità dei documenti esteri, un compito che potrebbe ricadere principalmente sui notai.
L’Italia ha un sistema consolidato di controlli preventivi in ambito societario, e la nuova Direttiva conferma il ruolo centrale dei notai nel garantire la certezza del diritto. Tuttavia, la digitalizzazione comporterà alcuni necessari adattamenti.
L’obiettivo sarà quindi quello di integrare le innovazioni digitali nel sistema italiano senza compromettere gli elevati standard di sicurezza giuridica.
Gli Stati membri dovranno recepire la Direttiva entro il 31 luglio 2027, con applicazione effettiva a partire dal 31 luglio 2028. Questo periodo di transizione sarà essenziale per adeguare le normative nazionali e per consentire ai professionisti del settore di prepararsi ai cambiamenti.

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