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Immagine del redattoreGiuseppe Levante

L'inventario di eredità: quello che c'è da sapere.

A seguito del decesso di una persona il patrimonio di questa viene trasmesso agli eredi.

L'inventario dell'eredità a seconda dei casi può servire a documentare la situazione economico-patrimoniale dell'eredità al momento dell'apertura della successione. L'inventario consiste in una particolareggiata e fedele elencazione e descrizione di tutti i cespiti ereditari tanto mobili quanto immobili.

La sua funzione principale è quella di accertare la consistenza dell'asse ereditario, specificandone gli elementi attivi e passivi.

In questo modo, si determinano i limiti entro i quali l'erede risponderà dei debiti del defunto e si evita la confusione tra beni ereditari e beni dell'erede.

Infatti, l'erede che non intende rischiare di generare la confusione tra il proprio patrimonio e quello del de cuius (potenzialmente passivo), ha la possibilità di accettare l'eredita con il beneficio dell'inventario.

In questo caso i creditori dell'eredità protrano rivalersi solo sui beni ereditari senza poter aggredire il patrimonio personale dell'erede. Perché l'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario produca gli effetti tipici, è necessario che essa sia preceduta o seguita dall'inventario.

Ciò significa che l'inventario può essere redatto sia prima che dopo l'accettazione dell'eredità, a seconda dei casi: se l'inventario viene effettuato successivamente all'accettazione, esso deve essere redatto entro tre mesi dalla morte, se si è in possesso dei beni, o entro tre mesi dall'accettazione, se non si è in possesso dei beni.

Quando l'erede è un soggetto minore od incapace l'accettazione con beneficio di inventario e l'inventario stesso sono adempimenti previsti come obbligatori dalla legge.

Idem nel caso in cui l'erede sia una persona giuridica.

Se l'inventario viene redatto precedentemente all'accettazione, deve essere seguito dall'accettazione beneficiata entro quaranta giorni. L'inventario dell'eredità deve essere redatto da un notaio o dal cancelliere del Tribunale competente, ovvero il Tribunale dell'ultimo domicilio del defunto. Inoltre, deve essere registrato presso l'Agenzia delle Entrate. L'inventario dell'eredità è uno strumento importante per garantire che la successione avvenga in modo equo e giusto: grazie ad esso, è possibile accertare la consistenza dell'asse ereditario e definire i limiti entro i quali l'erede risponderà dei debiti del defunto. Inoltre, evita la confusione tra beni ereditari e beni dell'erede. Per questo motivo, è essenziale che l'inventario venga redatto in modo accurato e preciso.





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